Rousseau fu autore di opere molto diverse tra loro, da testi teatrali a
trattati politici.
Per la comprensione della sua pedagogia, è
fondamentale indicare il significato di "natura". Essa, per il filosofo,
è una pura ipotesi intellettuale che rinvia a un presunto stato
originario dell'uomo, visto come essere autonomo, destinato ad uno
sviluppo regolato da leggi inviolabili e fornito di una ricchezza
originaria oscurata dall'evoluzione storica.
Un romanzo pedagogico divenuto molto famoso è l' "Emilio". In
esso viene presentata l'educazione di un immaginario fanciullo, Emilio,
dalla nascita fino all'età adulta. E' articolato in cinque libri, ognuno
dei quali dedicati ad un età specifica.
Nel primo libro fa due considerazioni:
-affermazione della bontà originaria dell'uomo;
-l'importanza dell'educazione.
Egli ritiene fondamentali le cure della madre, e proprio a loro viene sollecitato il fatto
di accompagnare l'apprendimento del linguaggio tramite il riferimento
ad oggetti concreti.
Nel secondo libro viene presentata la fanciullezza di Emilio, che
cresce all'aria aperta, impara dalle esperienze dirette nelle quali si
trova e che il precettore organizza. In questa fase l'educazione è il
rispetto delle leggi di natura, infatti il suo apprendimento avviene a
diretto contatto con le esperienze naturali e le sue conoscenze saranno
associate all'esercizio dei sensi.
Nel terzo libro viene descritta l'"età dell'utile" ovvero un
periodo in cui il precettore dovrà essere capace di valorizzare la
curiosità e l'interesse di Emilio tramite l'esplorazione dell'ambiente.
Lo scopo è quello di porre Emilio nelle condizioni di trovare in se
stesso i mezzi per ampliare le conoscenze. A tal fine lui recupera il
romanzo di Defoe "le avventure di Robinson Crusoe".
Nel quarto libro tratta il tema
della "seconda nascita", infatti l'introduzione all'età adulta esige che
si cambi metodo, per questo non è più sufficiente l'approccio indiretto
per orientare Emilio. Le varie educazioni hanno lo scopo di annullare o
contenere gli effetti dell'amor proprio e di stimolare quelli
dell'amore di sé, il quale conduce all'istinto della pietà, l'amor
proprio a quello dell'invidia. La parte più nota è quella riguardante la
"professione di fede del vicario savoiardo" dove Rousseau presenta le
sue convinzioni a proposito del modo religioso.
Nel quinto libro viene presentata la futura moglie di Emilio,
Sofia. Le qualità femminili sono individuate nella bellezza graziosa, ma
non eccessivamente curata, nell'intelligenza non saccente, nel pudore,
nello spirito religioso, nella gaiezza, nella cura della casa, del
marito e dei figli. Rousseau evidenzia la superiorità dell'uomo anche se
sostiene che tra i due vi sia una grande complementarietà.
L'obbiettivo dell'opera era di dimostrare la necessità di abbandonare le
modalità educative tradizionali per adottare una pedagogia rispettosa
degli interessi e delle abilità del bambino.
Il primo riconoscimento dell'opera fu quello di aver reso chiare le
trasformazioni dello sviluppo dell'essere umano e le loro implicazioni
educative.